Calabria Coast to Coast
Dallo Jonio al Tirreno in tre giorni
Un'esperienza nuova (o solo dimenticata) per me: il cammino! Da tantissimo tempo frequento la montagna. Ho iniziato quando ero piccolissimo, con mio padre, poi con gli Scout, che ancora ero poco più di un bambino. Con gli scout ho iniziato ad apprezzare il senso del camminare insieme. Partivamo per le "route", cammini di una settimana forse qualcosa in più. Da un punto di partenza ad uno di arrivo, con gli zaini sulle spalle, tutto il cibo, i sacchi a pelo, ogni cosa necessaria per sopravvivere una settimana fuori dal mondo, camminando insieme, orientandosi, sopportando la fatica, condividendo i pasti ed il sonno, supportandoci quando necessario, ridendo e scherzando per il resto del tempo.
Avevo quasi dimenticato quell'esperienza, da anni mi concentro ormai su escursioni di un solo giorno con partenza al mattino e rientro alla sera.
Era da tempo che Il Cammino della Calabria Coast to Coast richiamava la mia attenzione. Partire da un lato di questa meravigliosa terra e giungere sul lato opposto, attraversando strade e boschi, ma soprattutto, lasciandosi attraversare dai paesi, dai dialetti dagli usi e dai costumi di questo sud che amo così tanto.
Ho approfittato dell'ennesima bella occasione organizzata dal CAI Castrovillari ed ho immediatamente aderito con tantissimo entusiasmo.
Così da Cosenza, il Giovedì 31 Ottobre, un giorno prima dell'inizio del cammino, ci muoviamo in tre. Incontreremo direttamente a Soverato gli altri componenti del gruppo, provenienti da Castrovillari. In più ci sarà anche un gruppo proveniente da Francoforte, venuto direttamente dalla Germania, solo per poter fare questa esperienza. La partenza è prevista per Venerdì 1 Novembre, l'idea è quella di dormire a Soverato e presentarci il giorno dopo freschi e riposati.

Prima sera 31 Ottobre Soverato
" In principio tu ti sederai un po’ lontano da me, così, nell’erba. Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino…." (Il Piccolo Principe - Antoine de Saint-Exupery)
Così, arrivati a Soverato, partono i primi saluti. Non conosco quasi nessuno del gruppo di Castrovillari. Dopo le presentazioni del caso ci rechiamo a cena. Si chiacchiera un po' distrattamente del più e del meno, gli italiani seduti ad un tavolo, i tedeschi poco distanti, ci si scambia solo qualche sorriso. Fra di noi scappa qualche battuta in più, appare qualche sorriso. C'è apertura e voglia di chiacchierare, ma il tavolo è lungo e la serata breve. Una volta fuori dal locale, restiamo ancora fuori ad ascoltare un po' di musica in piazza per poi andare a dormire.

Primo giorno 1 Novembre Soverato - Petrizzi
Partenza ore 8, ma io sono sveglio già dalle sei, non dormo molto di natura. Approfitto dell'occasione per fare una passeggiata sul lungomare di Soverato e respirare l'aria fresca del mattino. Alle 7 faccio colazione in albergo, nessuno è ancora sceso dalle proprie stanze e l'apertura ufficiale della sala è prevista per le 7.30. Faccio due chiacchiere con il personale della sala della colazione, e osservo la contrattazione per l'acquisto di cibo locale e fresco con uno dei fornitori dell'albergo. Intorno alle 7.30 scendono tutti gli altri, aspetto comodamente seduto sul divanetto della hall scambiando due veloci parole qui e la.
Finalmente alle 8 si parte!
Tutti pronti sul lungomare di Soverato. Le guide: Lorenzo ed Enzo che ci accompagneranno per tutti e tre i giorni ci illustrano il percorso. Partiamo tutti in fila direttamente dal Lungomare, i primi passi sono proprio sulla sabbia a pochi metri dal mare. E' qui che inizia la magia del cammino. Lo avevo quasi dimenticato, ma torno a scoprire quelle sensazioni di tanti anni fa. Il camminare insieme in un ambiente nuovo, lasciandosi alle spalle i problemi della vita comune, fa spesso emergere il meglio delle persone. Fare amicizia, donare e ricevere un sorriso in più non è difficile.
E poi c'è la Calabria sullo sfondo. Si inizia con la magia del mare. Si passa dapprima un tratto asfaltato e pian piano ci si inerpica lungo una stradina ancora asfaltata ma senza traffico. Si vede in alto Montepaone. Ci sono gli alberi di arancio pieni di frutti. E man mano che saliamo cambia il paeasaggio e cambiano gli alberi e la natura.L'asfalto inizia a coprirsi di castagne ed infine, arriviamo al momento in cui mettiamo i piedi sul nudo terreno, la parte che amo di più.
Camminando lungo un bel sentierino, delimitato da castagni e faggi arriviamo presto in una zona che la cartina topografica mi riporta come 'Cavallo Passeri'. Quì c'è un anfiteatro ed una bella radura dove potersi fermare a mangiare. Arriva Stefania, con il suo carico di buon cibo. Ma non è una rapida sosta con un panino. E' una magnifica tavola con tante prelbatezze calabresi, fatte interamente da lei. Quella che la sera prima era una moderata distanza è ormai un lontano ricordo. Qui si respira la convivialità del pranzo. C'è grande allegria, si chiacchiera e si ride tutti insieme, da Francoforte alla Calabria, neanche le barriere linguistiche sono un ostacolo, in un qualche modo inspiegabile, si comunica più di quanto spesso si riesce a fare con le sole parole.
Finita la sosta si riparte per Petrizzi, dove arriviamo nel primo pomeriggio. Il tempo di prendere posto nei B&B e siamo di nuovo in strada. C'è Pietro, che fa la guida nel paese che ci aspetta per raccontarci la storia, gli usi, e le tradizioni di questo piccolo borgo di mille anime. Ci dice che negli ultimi due giorni sono arrivate, grazie al cammino, più di 50 persone. Cinquanta persone in due giorni, sono aria, ossigeno, per un piccolo borgo come questo. Pietro ci mette un sacco di energia e di passione, si percepisce l'amore che ha per il suo paese e si percepisce anche quanto abbia compreso come questo tipo di esperienza sia importante per Petrizzi. Ci mostra la chiesa, ci spiega le opere, ci porta a conoscere un mastro artigiano che ha allestito nella sua cantina un presepe permanente. Ci racconta la storia della 'Mezzalora', un recipiente che si trova sotto il pioppo 'u chiuppo' che domina la piazza del paese e che fungeva in tempi remoti come unità di misura per le merci.
Finita la visita, rapida doccia e siamo a cena allo 'Speziale'. Ex Farmacia di epoche lontane, trasformata in luogo di accoglienza e ristorazione. E' bellissima, ci sono le mura antiche, i vecchi recipienti per i farmaci, ed antichi libri con rimedi di ogni tipo. In più si mangia divinamente, che non è certo una virtù minore :)

Giorno 2 da Petrizzi a Monterosso
Tappa dura oggi. Previsti 26Km. Si inizia con una supercolazione. Ad accoglierci c'è la proprietaria del B&B che ha preparato per noi una magnfica colazione per la maggior parte cucinata da lei e ricca di prodotti provenienti dalle sue campagne. Ci sono torte, miele, un buon pane, olio, latte un po' di tutto. Per gli amici tedeschi colazione salata. Ma qualcuno dei nostri chiede un buon uovo all'occhio di bue, ovviamente con uova fresche. La giornata non poteva iniziare in modo migliore.
Partiamo dunque, dapprima in discesa, poi attraversiamo un bel tratto in pianura ben coltivato e ordinato. Qui gli alberi di Olive sono i protagonisti indiscussi. Attraversiamo San Vito allo Ionio e giungiamo infine al lago Acero. Questo piccolo specchio d'acqua ha qualcosa di speciale. Come sempre accade, non si sa bene per quale magia, i laghi hanno sempre qualcosa di poetico. E soprattutto è di nuovo ora di pranzo :) ed arriva di nuovo Stefania con il suo ricco carico di cibo, convivialità ed allegria. Ormai il cammino ha compiuto interamente la sua magia e non c'è più alcuna barriera, e siamo totalmente immersi in un'atmosfera di rilassatezza e allegria.
Dal lago Acero ripartiamo alla volta di Monterosso. Da qui in poi iniziamo ad attraversare un magnifico, ampio, colorato, interminabile bosco. Mi piace molto l'autunno con i suoi colori rossastri. Qui gli spazi sono ampi, i faggi altissimi ed i colori magnifici. Mi lascio totalmente assorbire dall'immensità del paesaggio che ci circonda.
Quasi al margine del tratto boscoso, iniziamo la discesa verso Monterosso. E ormai quasi sera e le ombre si sono allungate. Riusciamo a goderci uno splendido tramonto quando ancora siamo abbastanza lontani dal paese. E subito dopo ci godiamo lo spettacolo di Monterosso visto dall'alto, illuminato dalle luci dalle case e dal pallore della luna e niente più.
Giungiamo a Monterosso che è già scuro, qualcuno di noi con le frontali. Sono sorpreso dalla vitalità di questo piccolo paese. C'è gente che chiacchiera per le strade ed in piazza, sembra quasi un grande centro urbano, invece è un piccolo borgo con una vitalità inaspettata.
Attraversiamo Monterosso fino alla Torre dell'orologio dove pernotteremo. Come sempre rapida doccia e pronti per la cena.

Giorno 3 da Monterosso a Pizzo
Oggi tappa tranquilla. Facciamo colazione con calma all'interno della bella Torre dell'Orologio. Anche qui il calore e l'accoglienza sono padroni di casa. Abbiamo torte e dolci fatti in casa, altre leccornie di vario tipo e la proprietaria che con gentilezza estrema si affanna a farci sentire a nostro agio in ogni momento.
Si riparte alla volta di Pizzo, attraversiamo la riserva del lago Angitola. Purtroppo l'acqua è bassa, la siccità di questa stagione ha colpito anche questi luoghi. Ma ci sono i punti di osservazione per gli uccelli ed una ricca serie di indicazioni tese a comunicare la biodiversità di questi luoghi.
Oggi non c'è Stefania a portarci il pranzo, ma facciamo una ricca merenda lungo il percorso, proprio all'uscita della riserva. Da qui ad arrivare a Pizzo è un attimo, ma attraversiamo ancora le rovine di una vecchia città dimenticata arroccata sulla collina e caratterizzata da un bel sughereto.
Attraversiamo ancora campi ben coltivati e ordinati, ed i soliti bellissimi Oliveti.
Giungiamo infine a Pizzo che ci attende con i suoi vicoli, le piazze, il castello e l'immancabile Tartufo! Saluti e abbracci con tutti prima di dividerci e prendere il bus chi ci riporterà a Soverato.

Pensieri di fine cammino
Nei cammini si sviluppa una speciale alchimia, composta in parte dalla bellezza delle persone che incontri, dai momenti che trovi per incontrare te stesso e da quelli che dedichi ai posti, ai luoghi che percorri. Ho provato in questo resoconto a mettere insieme tutto ciò. Senza le persone che hanno condiviso questa esperienza non sarebbe stato lo stesso cammino. Ho provato a raccontarvi i luoghi ed i posti che ho visto, certo però che se un giorno dovessi ripercorrerli di nuovo, sarà un altro cammino, altrettanto bello ma totalmente differente. Perché ogni cammino è una storia a se, questo rimarrà il cammino della Calabria Coast to Coast Novembre 2024 e non ce ne sarà mai uno uguale!




















